Scrittori allo specchio – Riflessioni sulla prima edizione

Scrittori allo specchio – Riflessioni sulla prima edizione

Report incontro con Yasmina Mélaouah e alcune riflessioni sulla prima edizione

È terminata, con grande successo, la prima edizione di Scrittori Allo Specchio, la rassegna dedicata al mondo della traduzione letteraria, diretta da Francesco Mongiello e organizzata dalla nostra associazione. Nei cinque appuntamenti che si sono tenuti a Matera nel mese di settembre, il pubblico è stato coinvolto in un viaggio di scoperta e approfondimento di alcuni capolavori della letteratura spagnola, inglese, russa, giapponese e francese, grazie alla cura e al lavoro paziente e sapiente dei loro traduttori.

Nell’ultimo incontro di giovedì 30 settembre, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha salutato i presenti con un breve intervento nel quale ha lodato il valore sociale delle manifestazioni di Amabili Confini e sottolineato la valenza divulgativa della traduzione.

Ospite protagonista della serata è stata Yasmina Mélaouah, traduttrice di celebri autori francesi e de La Peste di Albert Camus, romanzo del 1947 ma sempre “attuale e vivo, metafora cui il presente continua a riconoscersi”. I grandi classici, difatti, sono eterne allegorie nelle quali ritrovarsi e si distinguono per la loro capacità di conservare una perenne contemporaneità.

Scrittori allo specchio - Incontro con Yasmina Mélaouah

Scrittori allo specchio – Incontro con Yasmina Mélaouah

 

Al di là del successo sorprendente e quasi inaspettato della nostra iniziativa – dichiara il direttore artistico Francesco Mongiello il dato più rilevante che mi preme sottolineare è l’entusiasmo con cui il pubblico ha accolto questa idea. Evidentemente siamo riusciti ad intercettare un loro bisogno, quello di conoscere di persona i traduttori e ascoltare dalla loro voce i segreti nascosti nelle pieghe dei grandi capolavori della letteratura e che li rendono così unici. Apprendere, poi, alcuni aspetti inediti della traduzione di un testo, descritti in un modo così raffinato, ha lasciato tutti col fiato sospeso. L’obiettivo che ci siamo posti sin dall’inizio, quello cioè di ampliare il più possibile il pubblico coinvolgendo, oltre ai lettori forti, anche persone che magari non hanno mai letto un classico, mi sembra sia stato raggiunto. Questo grazie anche al contributo determinante dei traduttori stessi, che hanno compreso sin da subito l’essenza del progetto adottando un registro divulgativo, scevro da tecnicismi e in grado di suscitare curiosità ed emozioni”.

Scrittori allo specchio - Intervento di Maria Rosaria Salvatore, Presidente di Amabili Confini

Scrittori allo specchio – Intervento di Maria Rosaria Salvatore, Presidente di Amabili Confini

 

Con la rassegna Scrittori allo Specchio– conclude Maria Rosaria Salvatore, presidente dell’associazione Amabili Confini – abbiamo ulteriormente ampliato il nostro raggio d’azione, esplorando campi della letteratura dall’alto valore sociale. Le conversazioni con i cinque traduttori hanno svelato una nuova prospettiva di lettura che ha coinvolto e affascinato un ampio pubblico di ogni fascia di età ed estrazione sociale. Questa è la cultura che ci piace produrre, una cultura intergenerazionale della partecipazione, della condivisione, della contaminazione. Mi piace definirla una cultura sostenibile, orientata alle generazioni future.

La presidente ha infine ringraziato tutti coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione: i traduttori Ilide Carmignani, Susanna Basso, Claudia Zonghetti, Giorgio Amitrano e Yasmina Mélaouah; gli studenti del Liceo Classico di Matera Francesca Scalera, Christian Morando, Sonia Hoxha, Sara Ventrella, Virginia Lionetti, Claudia Paolicelli, Vittoria Barberio e Marilena Pietricòla; le conduttrici Agnese Ferri, Claudia Zancan e Rita Montinaro, il fotografo Antonio Sansone, i partner che hanno sostenuto la rassegna e l’affiatato team di Amabili Confini. L’ultimo saluto, ma non per importanza, è andato al pubblico sempre numeroso, che ha assistito agli incontri in presenza e alle dirette streaming.

Scrittori allo specchio” è stata patrocinata dal Comune di Matera, dal Museo Nazionale “D. Ridola” e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il programma completo della rassegna è disponibile sul nostro sito . Le registrazioni delle dirette sono disponibili sulla pagina Facebook dell’associazione Amabili Confini.

 

Team di Amabili Confini

Team di Amabili Confini

Scrittori allo specchio

Scrittori allo specchio

Rassegna “Scrittori allo specchio”

Matera – Dal 2 al 30 Settembre 2021

Giardino del Museo Ridola – Via Ridola, 34

Cinque prestigiosi traduttori si alternano, ogni settimana, per parlare dei grandi libri da loro curati

L’incontro con i capolavori della letteratura è una scintilla che può illuminare le nostre vite, un bagliore improvviso che scombina i pensieri e accende i cuori. I traduttori, come sapienti tedofori, mantengono viva la fiamma di quelle intense opere, ne preservano l’unicità, restituendoci intatte la forza e la bellezza delle parole.

Ospiti degli incontri

2 settembre
Ore 18:30

Cent’anni di solitudine
di Gabriel García Márquez
“Magia e realtà”
a cura di Ilide Carmignani

Ilide Carmignani

Ilide Carmignani è nata a Lucca. Dopo aver conseguito la laurea all’Università di Pisa, si perfeziona in seguito alla Brown University (USA) e all’Università di Siena nell’ambito della letteratura spagnola-ispanoamericana e della traduzione letteraria. A partire dal 1984 ha svolto attività di consulenza, editing e traduzione dallo spagnolo e dall’inglese per alcune fra le maggiori case editrici
italiane, come Adelphi, Meridiani Mondadori e Feltrinelli. Dal 2000 è consulente per la traduzione letteraria del Salone Internazionale del Libro di Torino. Dal 2003 cura, insieme al prof. Stefano
Arduini, le Giornate della Traduzione Letteraria, presso l’Università di Urbino. Ha ricevuto il premio di traduzione letteraria dell’Istituto Cervantes, il Premio Nazionale per la Traduzione e il Premio
“Vittorio Bodini”. Ha tradotto in italiano tutti i libri di Luis Sepulveda ed è la traduttrice di altri grandi autori della letteratura latino-americana, tra cui García Marquez, Bolaño, Borges, Neruda, Onetti. Ad aprile è uscito per Salani il suo libro Storia di Luis Sepulveda e del suo gatto Zorba.
9 settembre
Ore 18:30

Orgoglio e pregiudizio
di Jane Austen
“Parlarne tra amici”
a cura di Susanna Basso

Susanna Basso

Susanna Basso è nata a Torino e traduce dagli inizi degli anni Ottanta. Ha vinto per due volte il premio Procida, nel 2002 per Espiazione di Ian McEwan e nel 2014 per Lasciarsi andare di Alice Munro; si è aggiudicata il premio Mondello nel 2006, il Nini Agosti Castellani nel 2007 e il premio «Giovanni, Emma e Luisa Enriques» nel 2016. Ha pubblicato il saggio Sul tradurre. Esperienze e
divagazioni militanti (Bruno Mondadori, 2010). Fra gli autori da lei tradotti: Ian McEwan, Alice Munro, Kazuo Ishiguro, Julian Barnes, Elizabeth Strout, Martin Amis e Jane Austen. Insegna Lingua e Letteratura inglese presso il Liceo Classico Massimo D’Azeglio di Torino.
16 settembre
Ore 18:30

Anna Karenina
di Lev Tolstoj
“Le voci dell’infelicità”
a cura di Claudia Zonghetti

Claudia Zonghetti

Claudia Zonghetti è nata a Fano, ha studiato a Venezia e vive a Milano. Da circa vent’anni traduce dal russo autori classici e contemporanei. Oltre a Michail Bulgakov, Vasilij Grossman e Lev
Tolstoj, ha dato voce italiana ad Anna Politkovskaja, Pavel Florenskij, Varlam Šalamov, Nikolaj Gogol’, Ivan Bunin ed altri. Ha collaborato alla compilazione del Dizionario russo-italiano / italianorusso di Julia Dobrovolskaja (Hoepli). Ha vinto il Premio Letterario internazionale “Russia-Italia attraverso i secoli” (2007), il Premio Monselice (2009), il Premio Vallombrosa von Rezzori
(2009), il Premio Letterario internazionale “M. Gor’kij” (2011) e il Premio Enriques (2017).
22 settembre
Ore 18:30

Kafka sulla spiaggia
di Murakami Haruki
“Ai confini della realtà”
a cura di Giorgio Amitrano

Giorgio Amitrano

Giorgio Amitrano, nato a Jesi, è uno dei massimi nipponisti italiani ed è stato direttore dell’Istituto di Cultura italiana a Tokyo. Insegna Lingua e Letteratura giapponese all’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Traduttore, tra gli altri, di grandi scrittori come Banana Yoshimoto e Murakami Haruki. Per la sua attività di traduttore ha ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1996 il Premio Elsa Morante-Isola di Arturo per la traduzione letteraria, nel 1998 il 1° Premio Alcantara per la traduzione dal giapponese, nel 2001 il Premio Noma Award per la traduzione e nel 2008 il Premio Grinzane-Cavour per la Traduzione letteraria dal giapponese. Ha pubblicato il volume The New Japanese Novel: Popular Culture and Literary Tradition in the Work of Murakami Haruki and Yoshimoto Banana (a cura della Italian School of Est Asian Studies, 1996), Il mondo di Banana Yoshimoto (Feltrinelli, 1999; edizione ampliata 2007) e Iro iro. Il Giappone tra pop e sublime (De Agostini, 2018).
30 settembre
Ore 18:30

La peste
di Albert Camus
“I mille volti del Male”
a cura di Yasmina Mélaouah

Yasmina Mélaouah

Yasmina Mélaouah è nata a Tunisi e vive a Milano dove si è laureata in Letteratura francese moderna e contemporanea. Ha insegnato traduzione all’Università degli Studi di Milano e insegna tuttora alla Civica Scuola Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli” di Milano. Ha tradotto, fra gli altri, Pennac, Chamoiseau, Colette, Genet, Alain-Fournier, Mauvignier, Radiguet, Saint-Exupery, Makine, Enard. Nel 2007, in occasione delle Giornate della traduzione letteraria di Urbino, ha ricevuto il premio per la traduzione del Centro Europeo per l’Editoria. Nel 2019 le è stato conferito il premio alla carriera per la traduzione letteraria “Vittorio Bodini”. Nel 2017 ha curato la nuova traduzione del romanzo La Peste di Camus, che quest’anno è stata distribuita gratuitamente a seimila studenti del terzo e quarto anno delle superiori di tutta Italia, grazie al progetto di lettura condivisa “Un libro tante scuole”, promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino.

“Tradurre è dunque innanzitutto far meglio conoscere ciò che merita di essere conosciuto meglio: perché edifica, infervora, rende più profondi; perché costituisce un indispensabile retaggio del passato; perché è un contributo alla conoscenza, sacra o d’altro genere.”

Susan Sontag

Gallery fotografica della rassegna

Foto di Antonio Sansone

Progetto “Scrivere, come amare”

Progetto “Scrivere, come amare”

Premessa

Marina Cvetaeva, un’icona della poesia del Novecento, annotò in uno dei suoi stupendi taccuini cuciti a mano: “Scrivere significa vivere”. Quanto sia importante saper comunicare e dare una forma fluida ai nostri pensieri, lo appuriamo ogni giorno interagendo con gli altri.

La parola è uno specchio, riflette ciò che siamo, può suscitare interesse o disapprovazione, può distinguerci dalla massa informe degli analfabeti funzionali e sollevarci di una spanna, permettendoci di interpretare meglio la realtà che ci circonda. Le nostre parole brilleranno come astri, se nel corso del tempo avremo avuto cura di collezionarne sempre di più, custodendole nel nostro dizionario interiore e usandole con discernimento; ma possono restituire di noi un’immagine sgradevole se usate in modo sciatto e sconclusionato, denotando in modo imbarazzante una povertà di linguaggio.

Insomma, il modo in cui ci esprimiamo rappresenta il nostro biglietto da visita: saremo accolti benevolmente o riceveremo lo stigma della riprovazione e dello scherno. “La vera libertà di una persona passa dalla conquista delle parole: più siamo competenti nel padroneggiarle, scegliendo quelle adatte al contesto in cui ci troviamo, più sarà completa e soddisfacente la nostra partecipazione alla società della comunicazione.” (Vera Gheno, dal saggio Potere alle parole).

La generazione dei nativi digitali spesso stenta a orientarsi nel mare magnum delle informazioni: scrivono e digitano come viene, come capita, senza dare troppo importanza alla forma. Incalzati dai ritmi forsennati del mondo virtuale, non trovano il tempo di fermarsi per meditare. Lo sguardo scorre freneticamente sugli schermi di un dispositivo senza trattenere il senso dei contenuti. Tutto ciò spesso si traduce nella difficoltà di capire anche testi semplici, come rivelano in modo impietoso gli esiti delle prove Invalsi e di altri studi condotti per valutare le capacità di apprendimento.

Ma per giungere a un approdo felice bisogna prepararsi ad affrontare una lunga e impegnativa navigazione, leggere tanto per stimolare l’immaginazione, orientarsi tra diverse forme di scrittura, acquisire una capacità critica che consenta di decodificare meglio un testo, allenarsi a una verticalità del pensiero a cui non si è abituati.

Italo Calvino, in un suo articolo, scrisse: “Non credo a niente che sia facile, rapido, spontaneo, improvvisato, approssimativo. Credo nella forza di ciò che è lento, calmo, ostinato, senza fanatismi né entusiasmi. Non credo a nessuna liberazione né individuale né collettiva che si ottenga senza il costo di un’autodisciplina, di un’autocostruzione, di uno sforzo.

Leggere per capire, leggere per sapere, leggere per cambiare, leggere per essere diversi.
Scrivere per creare mondi, imitare i battiti del cuore, riprodurre la musica dell’anima, attraversare il dolore, cercare un riscatto, inseguire un sogno… scrivere per conoscersi.

Obiettivi

Gli studenti iscritti al percorso formativo parteciperanno alla sesta edizione della rassegna Amabili Confini con un racconto breve ispirato al tema “Stupore”.

Durante il percorso avranno modo di:

  • sviluppare la tendenza all’autoesame, alla riflessione critica, al confronto con gli altri;
  • potenziare le capacità narrative mediante un uso appropriato del lessico, la gestione più consapevole della sintassi, cimentandosi nella costruzione della trama, nell’ambientazione della storia, e nella caratterizzazione dei personaggi;
  • attraverso l’esercizio della scrittura giungere alla definizione di un proprio stile.

Modalità

I partecipanti saranno divisi in gruppi composti da 2 studenti. Ogni gruppo verrà “adottato” da uno scrittore che scriverà per loro solo l’incipit (non più di 10 righe) del racconto e ne seguirà la genesi. Il testo non potrà superare i 5 fogli (circa 20.000 battute).

Gli studenti dovranno sviluppare a quattro mani la trama e strutturare l’impianto narrativo. Durante il percorso il testo verrà visionato dagli scrittori che daranno delle indicazioni per migliorarlo ulteriormente, attraverso dei confronti in streaming. A racconto ultimato ci sarà la valutazione finale da parte degli scrittori che daranno gli ultimi suggerimenti. Al termine del percorso saranno gli studenti stessi a scegliere il testo che più li avrà emozionati tra quelli scritti dai loro compagni di corso. Gli autori del testo scelto presenteranno in diretta streaming il romanzo dello scrittore a loro abbinato. Avranno, così, la possibilità di approfondirne la conoscenza e di porre delle domande sulla sua professione e sulla sua opera.

Scrittori

Alessio Forgione – Ilaria Palomba – Peppe Millanta – Dario Levantino – Costantino Dilillo – Ilaria Gaspari – Donatella Di Pietrantonio – Daniele Mencarelli – Elena Varvello – Alberto Garlini        

Periodo

11 febbraio – 16 aprile 2021

Dopo “Gli estivi” è tempo di vacanze

Dopo “Gli estivi” è tempo di vacanze

Sabato 1 agosto 2020 è terminata la rassegna “Gli estivi“, che conclude la fitta attività culturale di Amabili Confini in questa prima parte del 2020. Vogliamo ringraziare gli scrittori che sono intervenuti: Cristò, Alessio Forgione e Ilaria Palomba. Siamo felici che il pubblico presente abbia potuto apprezzare la qualità delle loro opere e il talento di questi giovani autori.

Ringraziamo Leo Fuina per l’ospitalità e per averci consentito di organizzare l’evento in uno dei luoghi più suggestivi del litorale jonico. Un grazie di cuore va ai moderatori che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito: Lelio Camassa, Claudia Zancan e Nadia Berardi. Ringraziamo Cinzia Alitto e Vita Epifania per le letture dei brani tratti dai romanzi presentati. Un ringraziamento speciale va alla libreria Di Giulio, fedele partner delle nostre iniziative.

L’associazione Amabili Confini riprenderà le sue attività culturali dopo le ferie estive.

Nel frattempo, non resta che augurarvi buone vacanze!

Gli Estivi – Incontri letterari in spiaggia

Gli Estivi – Incontri letterari in spiaggia

Gli Estivi - Incontri letterari in spiaggia

GLI ESTIVI – Incontri Letterari in Spiaggia

Riva dei Ginepri, San Teodoro di Pisticci – Dall’11 luglio all’1 agosto 2020

Ospiti degli incontri

CRISTÒ

11 luglio 2020 – ore 18:00

Autore del romanzo “La meravigliosa lampada di Paolo Lunare” (Terrarossa edizioni). Conduzione a cura di Lelio Camassa (docente)

cristò

Cristò (Bari, 1976) è scrittore, musicista e libraio. Suoi contributi sono apparsi sui blog «minimaemoralia», «Artribune» e «Vita da Editor», sul quotidiano «la Repubblica» e sul periodico «Alfabeta2». Ha pubblicato i romanzi Come pescare, cucinare e suonare la trota (Florestano, 2007), L’orizzonte degli eventi (Il grillo, 2011), That’s (im)possible (caratterimobili, 2013; poi Intermezzi, 2016), La carne (Intermezzi, 2016), Restiamo così quando ve ne andate (TerraRossa, 2017). Il suo nuovo romanzo è La meravigliosa lampada di Paolo Lunare (TerraRossa, 2019).

 SINOSSI “LA MERAVIGLIOSA LAMPADA DI PAOLO LUNARE”

L’omissione è una menzogna oppure no? Quante ne occorrono per non turbare le relazioni che intessiamo con le persone che ci sono più care?
Quella tra Paolo e Petra è una storia di amore e di inganni capace di varcare i limiti temporali che scandiscono ciascuna esistenza. Spiegarvi come e perché significherebbe privarvi del piacere di confrontarvi con quest’opera che ribadisce la capacità immaginifica di Cristò: un autore che partendo dal realismo magico di Landolfi e Buzzati, libro dopo libro, sta creando un nuovo genere letterario.

 

 

 

Alessio FORGIONE

18 luglio 2020 – ore 18:00

Autore del romanzo “Giovanissimi” (NN Editore). Conduzione a cura di Claudia Zancan (cofondatrice del blog Thebookmark)

Alessio Forgione

Alessio Forgione (Napoli, 1986) scrive perché ama leggere e ama leggere perché crede che una sola vita non sia abbastanza. Il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour, ha vinto il Premio Berto 2019 e il Premio Intersezioni Italia-Russia; in corso di traduzione in Francia e Russia, verrà portato in scena al Teatro Mercadante di Napoli con la regia di Rosario Sparno. Nel 2020 è uscito, sempre per NN Editore, il suo nuovo romanzo Giovanissimi, tra i 12 finalisti candidati al Premio Strega.

SINOSSI “GIOVANISSIMI”

Marocco ha quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, un quartiere di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell’assenza come una ferita aperta, un dolore sordo che non dà pace. Frequenta il liceo con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle trasferte: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia e il senso di vuoto che prova dentro.
Finché non accadono due cose: l’arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e magnifico, e la proposta di Lunno, il suo amico più caro, che mette
in discussione tutte le sue certezze.
Dopo l’esordio con Napoli mon amour, Alessio Forgione torna con un romanzo di prime volte, e ci racconta un mondo di ragazzini che crescono da soli,tra desideri di grandezza e delusioni repentine, piccoli crimini e grandi violenze, in attesa di scorgere il varco che conduce all’età adulta.

Questo libro è per il primo uomo che è stato davvero sulla Luna, per chi sogna un’estate su una spiaggia solitaria, per chi infilava Dylan Dog nei libri di scuola fingendo di studiare, e per chi ha capito che l’amore, quando si presenta, rischia di trasformarci in nuvole: piccole forme delicate, semplici da distruggere.

 

Flavia PICCINNI e Carmine GAZZANNI

25 luglio 2020 – ore 18:00

Autori del libro inchiesta “Sarah” (Fandango). Conduzione a cura di Stella Montano (giornalista)

Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni

Flavia Piccinni (Taranto, 1986) dopo aver vinto il Premio Campiello Giovani 2005 con Non c’è tutto nei romanzi , ha esordito appena ventenne con Adesso tienimi, pubblicato nel 2007 da Fazi e riproposto da TerraRossa nel 2019. Sono seguiti i romanzi Lo sbaglio (Rizzoli, 2011) e Quel fiume è la notte (Fandango Libri, 2016). Ha pubblicato il saggio sulla ’ndrangheta La mala vita (Sperling & Kupfer, 2012). Coordinatrice editoriale della casa editrice Atlantide, collabora con numerosi giornali. È autrice di documentari per Rai1 e Radio3 Rai. Con l’inchiesta Bellissime (Fandango, 2017) ha vinto il Premio Croce, il Premio Enea e il Premio Essere Donna. Il libro ha suggerito tre interrogazioni parlamentari e una proposta di legge, nonché l’omonimo film documentario prodotto da Fandango e Timvision. Con Carmine Gazzanni ha pubblicato il libro Nella setta (Fandango, 2018), che ha ricevuto numerosi riconoscimenti: il Premio Mattarella Giornalismo 2019, il Premio Como Inchiesta, il Premio Europeo Giornalismo Investigativo e il Premio Fiumicino Legalità. Nel 2020 esce per Fandango il nuovo libro inchiesta Sarah, scritto con Carmine Gazzanni. 

Carmine Gazzanni (Isernia, 1989), è un  giornalista professionista. Scrive per La Notizia, Left, Donna Moderna e Linkiesta. In passato ha collaborato con  Presa Diretta (Rai3),  L’Espresso e Narcomafie. Dalle sue inchieste sono nate numerose interrogazioni parlamentari. È tra i vincitori del Premio Rampino 2018 e del Premio Pietro di Donato.

SINOSSI “SARAH”

Partendo da mesi precedenti alla scomparsa, seguendo le indagini e a seguire il processo – analizzando le oltre 2000 pagine della sentenza –, i due autori ricostruiscono una delle vicende più sconvolgenti della cronaca nera italiana mettendo insieme all’appassionante stile narrativo la precisione dei giornalisti d’inchiesta. Ben lontani dalla semplice ricostruzione degli eventi, Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni guidano il lettore dietro il paravento – ancora ben fermo – che fino a oggi ha celato tanto la vita di Sarah Scazzi, quanto quella di Sabrina Misseri e di Cosima Serrano. I due autori indagano tanto la brutalità ancestrale dei nuclei famigliari, quanto il meccanismo messo in atto per depistare le indagini. Dall’abuso compiuto da Michele Misseri, alla mancanza della perizia sul corpo della vittima, Sarah racconta con lo sguardo che solo la narrativa può donare, e con la violenza che solo la verità sottende, una delle storie italiane che hanno segnato maggiormente il nostro Paese. Nel segno di L’Avversario di Emmanuel Carrère e di A sangue freddo di Truman Capote, Sarah è un libro documentato e spietato, che obbliga il lettore a fare i conti con la propria smania di voyeurismo iniettato di cronaca nera, ma soprattutto con uno dei più drammatici casi della recente storia italiana, un omicidio che – con l’attenta lettura dei documenti e l’analisi investigativa degli eventi – ancora oggi non può dirsi risolto.

 

 

 

 

Ilaria PALOMBA

1 agosto 2020 – ore 18:00

Autrice del romanzo “Brama” (Giulio Perrone editore). Conduzione a cura di Nadia Berardi

Gli Estivi - Ilaria Palomba

Ilaria Palomba

Ilaria Palomba (Bari, 1987) è laureata in Filosofia, ha studiato Sociologia dell’immaginario al CeaQ (Sorbonne) e ha insegnato scrittura creativa in scuole e centri diurni. Tra le sue pubblicazioni: Fatti male (Gaffi, 2012, tradotto in tedesco per Aufbau-verlag), Homo homini virus (Meridiano Zero, Premio Carver 2015), Disturbi di luminosità (Gaffi, 2018), Brama (Giulio Perrone editore, 2020) per la narrativa; Mancanza (Augh!, 2017), Deserto (Fusibilia, Premio Profumi di Poesia 2018) per la poesia; Io sono un’opera d’arte, viaggio nel mondo della performance art (Edizioni dal Sud, 2014) per la saggistica. Alcuni racconti sono tradotti in inglese e francese, alcune poesie sono su Nuovi Argomenti e un racconto breve è sulla rivista Retabloid. È cofondatrice, insieme a Giordano Tedoldi, del blog letterario suiteitalianalt.blogspot.com. 

SINOSSI “BRAMA”

Possedere l’altro, primeggiare, schivare le attenzioni di una madre morbosa, meritare il riconoscimento di un padre inarrivabile sono i desideri che animano Bianca, fragile trentenne, ricoverata più volte in psichiatria per i suoi vani tentativi di suicidio. L’incontro con il filosofo Carlo Brama, ambivalente oggetto di desiderio, rende maggiormente precario il suo stare al mondo e apre un viaggio a ritroso nell’infanzia e nell’adolescenza pugliese, frugando tra i segreti di una famiglia borghese piena di scheletri nell’armadio. L’amore non è una fiaba a lieto fine ma una radiografia della psiche, un legame tanto carnale quanto spirituale che, come in un rito, nel suo compiersi conduce al trascendimento della ragione. Tra Carlo e Bianca c’è un gioco crudele che diventa una condanna, una tessitura di destini, sacra e terribile, cui cercano entrambi di sfuggire.

Bendetta Tobagi a Matera venerdì 21 febbraio 2020

Bendetta Tobagi a Matera venerdì 21 febbraio 2020

Amabili Confini e la Libreria Di Giulio, in collaborazione con DicemUS (Dicem Unione Studentesca) presentano “Piazza Fontana – Il processo impossibile“, un libro di Benedetta Tobagi. Il racconto rigoroso e appassionante del grande processo sulla strage di piazza Fontana: una riflessione esemplare sui rapporti tra giustizia e politica.

L’incontro con la Tobagi si terrà venerdì 21 febbraio 2020, alle ore 11, presso l’Università degli Studi della Basilicata, a Matera.

Con l’autrice dialogheranno Maria Elena Grande (DicemUS) e Saverio Ciccimarra (docente).

Biografia di Benedetta Tobagi

Benedetta Tobagi è una giornalista e scrittrice italiana nata a Milano nel 1977. Dopo essersi laureata in Filosofia, ha lavorato alcuni anni nell’ambito della produzione audiovisiva e in campo editoriale, dedicandosi nel frattempo a studi storici. Figlia del giornalista Walter Tobagi, nel 2009 ha pubblicato Come mi batte forte il tuo cuore, in cui alterna la ricostruzione della figura paterna e lucide analisi storiche sulle vicende di quegli anni. Il libro ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Estense, il Premio Sciascia e il Premio Capalbio. Lavora come operatrice culturale,  collabora con la Repubblica e per la sua attività giornalistica ha vinto nel 2011 il Premiolino. Già conduttrice di Pagina3, programma radiofonico di approfondimento delle pagine culturali in onda su Radio3, dal 2011 al 2013 ha condotto insieme a Filippo Solibello la versione mattutina di Caterpillar su Radio2. Dal 2012 al 2015 è stata membro del consiglio di amministrazione della RAI. Segue le attività di associazioni e centri di documentazione dedicati ai terrorismi e alle mafie. È stata promotrice del progetto della Casa della memoria sul terrorismo e le stragi a Milano.

Nel 2013 ha pubblicato Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita (Einaudi), che ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Pozzale Luigi Russo e nel 2016 La scuola salvata dai bambini. Viaggio nelle classi senza confini (Rizzoli). Nel 2019 esce per Einaudi il suo nuovo libro: Piazza Fontana. Il processo impossibile.

Sinossi di Piazza Fontana – Il processo impossibile

Il racconto rigoroso e appassionante del grande processo sulla strage di piazza Fontana: una riflessione esemplare sui rapporti tra giustizia e politica.

In un racconto serrato e documentatissimo, Benedetta Tobagi indaga la strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) a partire dal primo processo sull’attentato, un processo-labirinto celebrato tra Milano, Roma e infine Catanzaro nell’arco di quasi vent’anni. Prima di essere affossato da assoluzioni generalizzate, esso porta alla luce una sconcertante trama di depistaggi e accerta le pesanti responsabilità dei terroristi neri e di alcuni ufficiali dei servizi segreti fino a trasformarsi in un processo simbolico allo Stato: una ricostruzione che si arricchisce e trova sostanziali conferme nei decenni successivi. Piazza Fontana sottopone il sistema della giustizia a una torsione estrema; è un incubo, ma insieme un risveglio. Se da un lato la tragedia dell’impunità alimenta un profondo sentimento di sfiducia, dall’altro comporta una dolorosa presa di consapevolezza che contribuisce alla maturazione di una coscienza critica in ampi settori del mondo giudiziario e tra i cittadini.

Piazza Fontana. Il processo impossibile

Piazza Fontana. Il processo impossibile