Antologia di Amabili Confini 2020 disponibile online

Antologia di Amabili Confini 2020 disponibile online

È disponibile l’antologia di Amabili Confini edizione 2020. Il volume contiene complessivamente 109 testi scritti dai residenti dei quartieri di Matera e di altri comuni in tutta Italia, oltre agli elaborati dei detenuti della Casa Circondariale di Matera e dei migranti del centro accoglienza per minori di Salandra.

I testi sono inseriti nelle sezioni relative alle macroaree A-B-C-D-E di Matera e in Amabili Versi, Fuori Zona, Periferie Sociali.

Il “Salvaparole” di Amabili Confini 2020

Il “Salvaparole” di Amabili Confini 2020

Creare un contenitore video che raccogliesse alcune parole donate e commentate dagli scrittori ospiti della quinta edizione di Amabili Confini, quest’anno in formato digitale, il cui tema era per l’appunto “Parole”: nasce così il “Salvaparole“, un’idea che la nostra associazione ha sposato e condiviso con i docenti del Liceo Classico “E. Duni”di Matera, partner della rassegna.

Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Nadia Terranova, Vera Gheno, Chiara Valerio, Alberto Garlini, Fuani Marino, Andrea Pomella e Maurizio De Giovanni.

Ecco il “Salvaparole”:

Tutti i testi letti nella rubrica “Bussole” di Amabili Confini 2020

Tutti i testi letti nella rubrica “Bussole” di Amabili Confini 2020

Li avete chiesti in tanti e vogliamo accontentarvi: ecco tutti i testi che sono stati letti nella rubrica “Bussole” durante le dirette di Amabili Confini 2020.

11 maggio – Incontro con Christian Raimo

Abbiamo parole per vendere
parole per comprare
parole per fare parole
ma ci servono parole per pensare.
Abbiamo parole per uccidere
parole per dormire
parole per fare solletico
ma ci servono parole per amare.
Abbiamo le macchine
per scrivere le parole
dittafoni magnetofoni
microfoni
telefoni
Abbiamo parole
per far rumore,
parole per parlare
non ne abbiamo più.

da “Il secondo libro delle filastrocche”, di Gianni Rodàri (Einaudi, 1985)

12 maggio – Incontro con Vera Gheno

Io sono senza aggettivi, io sono senza predicati,
io indebolisco la sintassi, io consumo le parole,
io non ho parole pregnanti, io non ho parole
cangianti, non ho parole mutevoli,
non ho parole perturbanti,
io non ho abbastanza parole, le parole mi si
consumano, io non ho parole che svelino, io non ho
parole che puliscano, io non ho parole che riposino,
io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza
parole, mai abbastanza parole.

dalla raccolta “Fuoco centrale”, di Mariangela Gualtieri (Einaudi, 2003)

13 maggio – Incontro con Chiara Valerio

Cuci una foglia vicino alle parole, cuci le parole tra loro, guarda una foglia come viene soffiata lontano.
Il tempo mentre scriviamo vola, noi moriamo a noi stessi mentre intorno cresce la vita e la realtà s’addensa, s’intreccia, diventa una radice che sale fino a un tronco e ridiventa foglio.
Da sempre mi mancano le parole e io ne ho nostalgia.
Per questo cucio, cucio, cucio.

dalla raccolta “Salva con nome”, di Antonella Anedda (Mondadori, 2012)

14 maggio – Incontro con Alberto Garlini

Ognuno di noi ha il suo porto sepolto dentro di sé: quando io sprofondo nel mio, le prime parole che mi vengono incontro sono quelle della mia infanzia sul colle e sono la parola “ombra”, la parola “acqua”, la parola “pietra”, la parola “muschio”, la parola “nuvola”, la parola “fatica”, la parola “silenzio”. Con le parole, pian piano affiorano i luoghi e i volti e mi viene incontro mia madre, che mi prende per mano e mi porta a cogliere i bucaneve lungo le rive gelate del torrente a febbraio.

tratto da “Questa libertà”, di Pierluigi Cappello (Rizzoli, 2013)

15 maggio – Incontro con Fuani Marino

Amo il bianco tra le parole,
il loro margine ardente,
amo quando taci
e quando riprendi a parlare,
amo la parola che spunta
solitaria
sullo specchio buio del vocabolario,
e quando sborda, va alla deriva
con deciso smarrimento,
quando si oscura
e quando si spezza,
si fa ombra.
Quando veste il mondo,
quando lo rivela,
quando fa mappa,
quando fa destino.
Amo quando è imminente
e quando si schianta,
quando è straniera,
quando straniera sono io
nella sua ipotetica terra,
amo quello che resta,
dopo la parola detta,
non detta. E quando è proibita
e pronunciata lo stesso,
quando si cerca e si vela,
quando si sposa
e quando è realtà di muri
limite che incaglia al suolo,
quando scorre candida
e corre per prima a bere,
e quando preme alla gola…
dalla raccolta “La bambina pugile”, di Chandra Livia Candiani (Einaudi, 2014)
16 maggio – incontro con Andrea Pomella
State attenti alle parole,
anche a quelle miracolose.
Per le miracolose diamo il meglio,
brulicano alle volte come insetti
lasciando non un pizzico ma un bacio.
Possono essere buone come le dita.
Possono essere affidabili come le rocce
su cui mettiamo il sedere.
Ma possono essere sia margherite che ferite.
Eppure io le amo.
Sono colombe cadute dal soffitto.
Sono sei arance sacre appoggiate in grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, con il suo volto appassionato.
Eppure spesso mi deludono.
Ho così tanto da dire,
così tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non ce la fanno,
mi baciano quelle sbagliate.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali dello scricciolo.
Provo comunque a prendermene cura
e ad essere gentile.
Uova e parole vanno maneggiate con cura.
Una volta rotte non si possono
riparare.

dalla raccolta “La zavorra dell’eterno”, di Anne Sexton (Crocetti Editore, 2016)

17 maggio – Incontro con Maurizio De Giovanni

Procedi piano. Lascia che la mano
esegua il fragile dettato.
Abbi fede in quel niente
che viene – quel niente
che succede.
Non prendere la parola.
Lascia sia lei da sola. Diventa tu
la preda. Sia lei che ti cattura.

dalla raccolta “Quando non morivo”, di Mariangela Gualtieri (Einaudi, 2019)

Daniele Mencarelli – “Tutto chiede salvezza”

Daniele Mencarelli – “Tutto chiede salvezza”

Video realizzato per Amabili Confini dallo scrittore Daniele Mencarelli: il graditissimo ritorno di un grande autore che abbiamo avuto il piacere di ospitare a Matera in occasione della quarta edizione di Amabili Confini.

Con il suo ultimo romanzo, “Tutto chiede salvezza” (Gruppo Mondadori, 2020, tra i 12 finalisti de Il Premio Strega), Daniele ci invita a riflettere sull’importanza delle parole: