L’associazione culturale Gigli & Gigliastri presenta la Seconda Edizione di Amabili Confini: Anteprima d’eccezione con lo scrittore Paolo Di Paolo, in programma venerdì 5 maggio alle 18.30, nella Sala Ragazzi della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” di Matera. Il giornalista Pasquale Doria ed il responsabile del progetto Sergio Gallo converseranno con l’autore intorno al tema Terra. Argomento cardine su cui i residenti dei quartieri materani, tramite avviso pubblico di partecipazione, sono stati invitati quest’anno a scrivere ed inviare i propri racconti. Tra tutti gli elaborati giunti alla redazione di Amabili Confini ne saranno sorteggiati cinque, provenienti da ciascuna delle cinque macroaree in cui la città di Matera è stata suddivisa. I testi, estratti a sorte, saranno poi abbinati singolarmente agli scrittori protagonisti di questa edizione. Inoltre, per ciascuna macroarea sarà individuato un ulteriore racconto ritenuto particolarmente significativo. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Nell’arco di cinque settimane dal 23 maggio al 23 giugno, Amabili Confini propone un articolato programma di dieci incontri pomeridiani. Ogni settimana sarà scandita da un duplice appuntamento per la cittadinanza e per ciascuno dei rinomati ospiti: Donatella Di Pietrantonio, Elena Stancanelli, Elena Varvello, Gianni Biondillo e Viola Di Grado. Gli autori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi associati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo.
Amabili Confini non è un concorso letterario ma un progetto di alto valore culturale, umanistico, sociale e senza finalità di lucro, ideato e diretto da Francesco Mongiello. L’iniziativa, attraverso il suo originale percorso di cultura partecipata, intende valorizzare le periferie trasformandole in luoghi di bellezza e di memoria, riconnettere gli abitanti all’identità storica del proprio quartiere, rafforzare il senso di appartenenza alla comunità e abbattere i confini “elitari” della letteratura. Per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.