Giovedì 15 e venerdì 16 giugno con lo scrittore Gianni Biondillo

Quarta e penultima tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera mediante la narrazione collettiva, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 15 giugno alle 19.00 nella piazza Montegrappa del borgo La Martella, gli abitanti dei quartieri La Martella, Venusio e Picciano incontreranno lo scrittore Gianni Biondillo, per condividere, attraverso i racconti, emozioni e riflessioni sul tema Terra. L’autore commenterà il testo sorteggiato e quello prescelto dal team di Amabili Confini. Per il tema “Periferie sociali”, l’incontro con i quartieri vedrà anche la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì 16 giugno, sempre alle 19.00, nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, in via “D. Ridola”, Gianni Biondillo presenterà Come sugli alberi le foglie pubblicato da Guanda. Una generazione di ragazzi, cresciuta all’inizio del secolo scorso nelle aule dell’Accademia di Brera, che volle rivoluzionare l’arte: sinceri, interventisti, idealizzavano la guerra come igiene del mondo. Illusi dalla retorica dannunziana che inneggiava a “cercar la bella morte”, andarono sul campo di battaglia per poi scoprirla orribile.
Nato a Milano nel 1966, l’architetto e narratore Gianni Biondillo è tra gli organizzatori di Sentieri Metropolitani, un programma di camminate di riscoperta cittadina. Docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio, fa parte della redazione del noto blog culturale Nazione indiana. Ha scritto numerosi romanzi e testi per il cinema e la televisione. Con I materiali del killer ha vinto nel 2011 il Premio Scerbanenco, come miglior romanzo noir italiano, ed il Prix Violeta Negra nel 2014. Converseranno con l’autore, l’architetto e cofounder di Casa Netural Andrea Paoletti ed il responsabile del progetto Sergio Gallo.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani: sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti i residenti dei quartieri, e non solo, che quest’anno hanno scritto ed inviato i propri racconti sul tema Terra. Tra tutti i testi pervenuti alla redazione di Amabili Confini, ogni settimana viene letto e commentato dallo scrittore “abbinato” a ciascuna area di provenienza, un racconto estratto a sorte ed uno selezionato come particolarmente significativo. Tra le novità della seconda edizione, la creazione di due sezioni: “Fuori zona” per i non residenti e “Periferie sociali” dedicato ad aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Dopo aver ospitato anche gli scrittori Donatella Di Pietrantonio, Elena Stancanelli ed Elena Varvello, il programma della seconda edizione si concluderà con gli appuntamenti pomeridiani del 22 e 23 giugno insieme a Viola Di Grado. L’autrice incontrerà il pubblico nei quartieri dell’ultima macroarea, come curatrice dei racconti estratti e selezionati, e nel centro storico della città per la promozione del suo ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.

Ottimo riscontro per gli appuntamenti con Elena Varvello

 Briosi e molto partecipati gli appuntamenti con la scrittrice Elena Varvello, tappa centrale di un originale percorso di cultura partecipata che coinvolge gli abitanti dei quartieri ed autori di rilievo nazionale. Progetto ideato da Francesco Mongiello e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri, Amabili Confini valorizza e rigenera le periferie proprio attraverso la narrazione collettiva.
Giovedì 8 giugno nella piazza Tre Torri di San Giacomo, gli abitanti di Granulari, San Giacomo e San Pardo, hanno incontrato e condiviso con l’autrice emozioni e riflessioni scaturite attorno al tema Terra. Appuntamento condotto da Maria Rosaria Salvatore, cadenzato anche dalle proiezioni su alcune testimonianze di vita nei quartieri e dalle accurate video interviste del giornalista Pasquale Doria all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra.
Tra gli elaborati pervenuti dalla terza delle cinque macroaree in cui la città è stata suddivisa, sono stati letti e commentati il testo sorteggiato L’intimità della terra di Giovanni Martemucci, emozionante declinazione del tema in un racconto tutto corporeo, e quello selezionato Foto ricordo di Fabio Volpe, significativo nella sua contraddizione tra i ricordi di un vitale passato di condivisione ed un preannunciato futuro di solitudine.
Sono stati menzionati anche A te(rra) la parola… di Vita Epifania, Verso la vita di Anna Chico, Zafarān di Sergio Gallo, Terra promessa di Angela Raffaella Antezza, Cara terra mia di Eliana Rosa Paolicelli, Fra terra e cielo c’è un dipinto di Chagall di Rosanna Marazia, Eredità di Damiano Tarantino. Diversi i racconti di giovanissimi partecipanti: Hidden Treasures di Eleonora Tota, Simon Andrea il topo a sangue freddo di Giorgio Fontana, Vivere (?) in un Buco Nero di Olga Passarelli, Terra di Angela Priore.
Per la sezione “Fuori Zona”, dedicata ai testi pervenuti da altre località, è stato letto Il ritorno di Luciana De Palma da Barletta (BA).
Per il tema “Periferie Sociali”, che include aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità e difficilmente coinvolti nei processi culturali, le toccanti letture dei racconti inviati dai cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera: Angoli di vita di Paolo R. e Questo è il mio quartiere di Ignazio S..
Venerdì 9 giugno nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, Elena Varvello ha presentato La vita felice, pubblicato nel 2016 per Einaudi. Romanzo di formazione, ambientato nel 1978 e narrato dal protagonista, a trent’anni dalla vicenda terribile che ha travolto la sua famiglia. Thriller “involontario”, dove tutto accade in una notte cupa, che apre ferite forse inguaribili in cui le colpe dei padri macchiano in modo indelebile l’innocenza dei figli.
Nata nel 1971 e docente di Storytelling alla Scuola Holden di Torino, Elena Varvello ha esordito come poetessa con le raccolte Perseveranza è salutare (Portofranco, 2002) e Atlanti (Canopo, 2004). Con i racconti L’economia delle cose (Fandango, 2007) ha vinto il Premio Settembrini, è stata selezionata dal Premio Strega e nel 2008 ha vinto il Premio Bagutta Opera prima. Risale al 2011 la pubblicazione del suo primo romanzo La luce perfetta del giorno (Fandango). Hanno conversato con l’autrice, Sergio Gallo ed il professor Saverio Omar Ciccimarra.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, come curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo.
Per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati. La realizzazione del progetto è possibile grazie all’impegno ed alla dedizione del suo team: Sergio Gallo presidente dell’associazione Gigli & Gigliastri e responsabile del progetto, Francesco Mongiello, ideatore e direttore artistico, Maria Rosaria Salvatore coordinatrice degli incontri di quartiere, Andrea Fontanarosa responsabile del progetto grafico, Gessica Paolicelli ufficio stampa; Dalia Gravela, Angela Riccardi, Selena Andrisani e Brunella Manicone animatrici degli incontri nei quartieri, Genni Caiella illustratrice , Carlo Magni gestore sito web, Simona Scarcella ideatrice logo e sito.

Giovedì 8 e venerdì 9 giugno con la scrittrice Elena Varvello

 Terza imperdibile tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera mediante la narrazione, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì 8 giugno alle 19.00 nella piazza Tre Torri di San Giacomo, via “G.M. Trabaci”, gli abitanti di Granulari, San Giacomo e San Pardo, incontreranno la scrittrice Elena Varvello, con cui condivideranno emozioni e riflessioni attorno al tema Terra. L’autrice commenterà il racconto sorteggiato nonché il testo prescelto dal team di Amabili Confini. Per il tema “periferie sociali”, l’incontro con i quartieri vedrà anche la partecipazione e la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis Mathera.
Venerdì 9 giugno, sempre alle 19.00, nella piazzetta antistante la Chiesa del Purgatorio, via “D. Ridola”, Elena Varvello presenterà La vita felice pubblicato nel 2016 per Einaudi. Storia di una famiglia che sta per essere travolta da una terribile vicenda: una notte cupa, che apre ferite forse inguaribili, dove le colpe dei padri macchiano in modo indelebile l’innocenza dei figli. Nata a Torino nel 1971, ha pubblicato le raccolte di poesie Perseveranza è salutare (Portofranco, 2002) e Atlanti (Canopo, 2004). Con i racconti L’economia delle cose (Fandango, 2007) ha vinto il Premio Settembrini, è stata selezionata dal Premio Strega e nel 2008 ha vinto il Premio Bagutta Opera prima. Risale al 2011 la pubblicazione del suo primo romanzo La luce perfetta del giorno (Fandango). Insegna scrittura alla Scuola Holden di Torino. Converseranno con l’autrice il professore Saverio Omar Ciccimarra ed il responsabile del progetto Amabili Confini Sergio Gallo.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani: sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti, ancora una volta, i residenti dei quartieri che, quest’anno, sono stati invitati a scrivere ed inviare i propri racconti sul tema Terra. Tra tutti quelli pervenuti alla redazione di Amabili Confini ne saranno sorteggiati cinque, uno per area di provenienza. I testi estratti a sorte, saranno abbinati singolarmente agli autori ospiti di questa edizione, che ne cureranno la presentazione nel corso della rassegna. Per ciascuna macroarea sarà sempre menzionato un ulteriore racconto ritenuto particolarmente significativo. Tra le novità della seconda edizione, la creazione di due sezioni: “fuori zona” per i non residenti e “periferie sociali” per dar voce ad aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, come curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.

 

Grande riscontro anche per gli appuntamenti con Elena Stancanelli

 Cresce l’interesse ed il coinvolgimento popolare per la seconda edizione di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera attraverso la narrazione collettiva, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Giovedì primo giugno nello spiazzo Viale Rosmini di Serra Venerdì, gli abitanti dei quartieri Piccianello, Spine Bianche e Serra Venerdì hanno condiviso con la scrittrice Elena Stancanelli emozioni e riflessioni attorno al tema Terra. L’incontro è stato condotto dalla psicologa e coordinatrice degli incontri di quartiere Maria Rosaria Salvatore. Non sono mancate le video interviste, a cura del giornalista Pasquale Doria e con il prezioso contributo dell’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra. Tra gli elaborati pervenuti dalla seconda delle cinque macroaree in cui la città è stata suddivisa, sono stati letti quelli di due giovani studentesse: il racconto sorteggiato Una folle fuga d’amore di Francesca Scalera, storia vissuta a distanza dall’insolito ed inaspettato finale, e quello selezionato per le qualità poetiche Terra di Raffaella Pia Festa. Sono stati menzionati anche Terra promessa di Pierpaolo Quinto, Nonostante tutto di Juliette Colacicco, Nonostante tutto la terra ci ama di Emanuele Pio Bruno. Creata per dar voce anche ai testi extramaterani, la sezione “fuori zona”, di cui è stato letto Io sono la terra di Martina Lascaro da Miglionico. Per il tema “periferie sociali”, che include aree o gruppi di persone che vivono ai margini della comunità, è stato proiettato il video del regista Vincenzo Lacovara, a cura di Sabina Paci e Rosanna Druda, con la collaborazione di Luca Barnabà. Il video racchiude estratti dei racconti giunti dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti della Cooperativa Sociale Polis Mathera. Di Diallo Abdoulaye, originario della Guinea, e Sanogo Sekou sono stati letti rispettivamente La terra buia e La terra culla dell’umanità.
Ad introdurre l’appuntamento di venerdì 2 giugno al Museo Nazionale Archeologico “D. Ridola, la lettura de L’ultima periferia di Giovanni B. e l’intervento delle docenti Liliana D’Ercole e Claudia Pernisco, in rappresentanza dei cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera. A seguire, l’attesa presentazione dell’ultimo romanzo di Elena Stancanelli, La femmina nuda edito da La nave di Teseo, entrato nella cinquina del Premio Strega 2016. Storia di una donna tradita che sprofonda nel regno dell’idiozia e si aggrappa disperatamente a ciò che resta del proprio corpo. Un romanzo-confessione, in forma epistolare, che mette a nudo un tratto dell’esistenza difficilmente accettabile, quello della separazione, da cui emerge la condizione di sofferenza a cui la protagonista non si sottrae ma che vive e attraversa con consapevolezza. Nata a Firenze nel 1965, Elena Stancanelli ha pubblicato Benzina (1998, Premio Giuseppe Berto), Firenze da piccola del 2006, A immaginare una vita ce ne vuole un’altra del 2007, Mamma o non Mamma con Carola Susani del 2009 e Un uomo giusto del 2011. Collabora con “la Repubblica”. A conversare con l’autrice, il responsabile del progetto Amabili Confini Sergio Gallo e l’animatrice e ideatrice dell’associazione Leggère Controvento Rosanna Marazia.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani dell’8 e 9 giugno con Elena Varvello, del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.

Giovedì primo e venerdì 2 giugno con la scrittrice Elena Stancanelli

Elena Stancanelli © foto di Chiara Pasqualini

Seconda tappa per l’edizione 2017 di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera, ideato e diretto da Francesco Mongiello, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri. Giovedì primo giugno alle 19.00 nello spiazzo Viale Rosmini di Serra Venerdì, gli abitanti dei quartieri Piccianello, Spine Bianche e Serra Venerdì incontreranno la scrittrice Elena Stancanelli. Con lei condivideranno racconti, emozioni e pensieri raccolti attorno al tema Terra. L’autrice commenterà, a sua volta, il racconto sorteggiato nonché il testo selezionato dal team di Amabili Confini. Per il tema “periferie sociali”, che rappresenta la novità di questa seconda edizione, l’incontro con i quartieri vedrà anche la partecipazione e la lettura dei racconti scritti da cittadini detenuti nella Casa Circondariale di Matera e dai ragazzi richiedenti asilo, ospiti dei centri di accoglienza gestiti dalla Società Cooperativa Polis.
Venerdì 2 giugno, sempre alle 19.00, al Museo Nazionale Archeologico “D. Ridola”, Elena Stancanelli presenterà il suo ultimo romanzo, edito da La nave di Teseo, entrato nella cinquina del Premio Strega 2016: La femmina nuda. Storia di una donna tradita che sprofonda nel regno dell’idiozia e si aggrappa disperatamente a ciò che resta del proprio corpo. Nata a Firenze nel 1965, Elena Stancanelli è autrice di romanzi e racconti tra cui Benzina (1998, Premio Giuseppe Berto), Firenze da piccola del 2006, A immaginare una vita ce ne vuole un’altra del 2007, Mamma o non Mamma con Carola Susani del 2009 e Un uomo giusto del 2011. Collabora con “la Repubblica”. Converseranno con l’autrice il responsabile del progetto Amabili Confini Sergio Gallo e l’animatrice e ideatrice dell’associazione Leggère Controvento Rosanna Marazia.
Cinque macroaree, in cinque settimane, dal 23 maggio al 23 giugno 2017, e con cinque prestigiosi scrittori italiani sono i numeri di questa seconda edizione. Protagonisti, ancora una volta, i residenti dei quartieri che, quest’anno, sono stati invitati a scrivere ed inviare i propri racconti seguendo il tema Terra. Tra tutti i racconti pervenuti alla redazione di Amabili Confini, ne saranno sorteggiati cinque, uno per area di provenienza. I racconti estratti a sorte, saranno abbinati singolarmente agli autori ospiti di questa edizione, che ne cureranno la presentazione nel corso della rassegna. Per ciascuna macroarea sarà sempre menzionato un ulteriore racconto ritenuto particolarmente significativo. Tutti gli elaborati saranno successivamente inseriti in un’accurata antologia.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani dell’8 e 9 giugno con Elena Varvello, del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 22 e 23 giugno con Viola Di Grado. Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.

Grande partecipazione popolare ai primi due appuntamenti con la scrittrice Donatella Di Pietrantonio

Calorosa e molto sentita è stata la partecipazione popolare ai primi due appuntamenti della Seconda Edizione di Amabili Confini, progetto culturale di rigenerazione delle periferie di Matera attraverso la narrazione collettiva, realizzato e promosso dall’associazione Gigli & Gigliastri.
Martedì 23 maggio si è tenuto il primo appuntamento nella sede dell’Associazione Anziani di Matera, accanto alla Guardia Medica di Villa Longo. La scrittrice Donatella Di Pietrantonio ha incontrato gli abitanti dei quartieri Serra Rifusa, Villa Longo e Platani, condividendo con loro emozioni e pensieri raccolti attorno al tema cardine di quest’anno. Ad aprire l’incontro la proiezione del video realizzato da Videouno, a cura del giornalista Pasquale Doria, che raccoglie alcune testimonianze sulla vita di quartiere e l’intervista all’esperto di tradizioni popolari Angelo Sarra. Dei sei racconti pervenuti dalla prima delle cinque macroaree in cui la città è stata suddivisa, sono stati letti i testi di due giovani studentesse: il racconto sorteggiato Terra di Alessia Trezza, che narra dell’incontro tra Marco e Afuz e della polarità del loro rapporto con la stessa terra, da cui l’uno vuole scappare e a cui l’altro vuole giungere; il racconto selezionato Sole di paglia di Annachiara Clementelli, che affronta invece il tema della morte “immaginata” di un proprio caro. Sono stati ricordati anche Foglie gialle di Giuseppe Fiore, La terra di Anna Maria Colangelo e Le belle città d’Europa della giovanissima Doriana Amenta. Tutti gli elaborati della seconda edizione saranno successivamente inclusi in un’accurata antologia.
Dopo aver ascoltato e commentato i racconti dei quartieri materani a cui è stata “abbinata”, mercoledì 24 maggio al Museo Nazionale Archeologico “D. Ridola”, Donatella Di Pietrantonio ha presentato L’arminuta, pubblicato nel 2017 da Einaudi. Il romanzo, ambientato nel ’75 secondo i ricordi della protagonista, narra di una ragazzina “ritornata” che cerca ostinatamente di aggrapparsi a ciò che resta di due famiglie che l’hanno abbandonata. Un’opera forte, sul lato più oscuro della maternità, che ha ricevuto ottime recensioni ed è attualmente in vetta alla classifica dei romanzi più venduti. Incontro toccante ed emozionante, sia per l’autrice sia per il pubblico attento alle letture ed alle riflessioni che ne sono scaturite. Nata nel 1963 ad Arsita, in provincia di Teramo, Donatella Di Pietrantonio vive a Penne, in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Ha esordito con il romanzo Mia madre è un fiume (Elliot 2011, Premio Tropea). Con Bella mia (Elliot 2014) ha vinto il Premio Brancati ed ha partecipato al Premio Strega.
Il programma della seconda edizione proseguirà con gli appuntamenti pomeridiani del primo e 2 giugno con Elena Stancanelli, dell’8 e 9 giugno con Elena Varvello, del 15 e 16 giugno con Gianni Biondillo e del 23 e 24 giugno con . Gli scrittori incontreranno il pubblico sia nei quartieri, in veste di curatori dei racconti estratti e ad essi abbinati, sia in luoghi storici e rappresentativi della città per la promozione del proprio ultimo romanzo. Per la realizzazione del progetto e per precisa scelta degli organizzatori, Amabili Confini non fruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale solo di contributi di partner privati.