Pietà” è il romanzo d’esordio di Antonio Galetta, vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2025 con menzione speciale del Premio Calvino, e finalista del Premio Internazionale Flaiano 2025 – Sezione BPER Under 35.

L’umiltà, l’affabilità, la cultura di Antonio Galetta hanno sorpreso il pubblico di Amabili Confini, non foss’altro per la giovane età dello scrittore, già segnalato dalla critica per l’originalità del suo stile. L’esercizio del potere e la forza delle idee alimentano le tensioni di un paese in piena campagna elettorale, mentre interesse collettivo e idealismo si fondono inevitabilmente con egoismo e disincanto, minando le silenziose dinamiche di potere che ci riguardano più da vicino di quel che si pensa.

Pubblicato nella collana Unici di Einaudi, il romanzo d’esordio di Galetta “mette in scena con distacco, nel filtro di una prosa ironica e sorprendente, gli intricati giochi di potere che si dispiegano in un piccolo centro del Sud Italia in vista delle imminenti elezioni comunali. Tra simbolismo e realismo, ricorrendo anche a mezzi narrativi postmoderni, l’autore anatomizza personaggi e forze in campo, giungendo all’amara conclusione dell’invincibile resilienza dello status quo. Un quadro miniaturizzato dell’Italia contemporanea in cui la voce narrante è un originale “noi” che accomuna gli interessi costituiti”. Pietà “è un grimaldello: scardina le dinamiche silenziose del potere e facendolo mette a nudo noi. Senza pietà.

Consideriamo gli apprezzamenti ricevuti durante la presentazione – avvenuta il 23 luglio 2025 presso la Fondazione Le Monacelle (che ringraziamo per l’ospitalità) – un riconoscimento della cura con cui scegliamo gli autori da invitare nella nostra città, e uno stimolo a migliorare ulteriormente la nostra offerta culturale. Hanno dialogato con l’autore, Agnese Ferri e Francesco Moro.